domenica 29 dicembre 2013

Madrid -118

Oggi ultima corsa del 2013 : 14 km in compagnia di Grego, il Pez, Ben ( nuovo soprannome per Benatti) e il Capitano. Come sempre ci eravamo messi d' accordo per una corsettina "brucia panettone" ed invece 14km ritmo maratona. Cosa dire : il 2013 si chiude con quasi 1800 km corsi, 8 mezze maratone , una 26km , una 30 km, la Scorrimella, due maratone, nuovi due personali fatti mezza maratona e maratona (2 volte). Ora qualche giorno di riposo e dal 4 si ricomincia. Speriamo che il 2014 sia la naturale continuazione di questo meraviglioso 2013 e di riuscire a correre almeno 2000 km. Buon anno a tutti.

giovedì 26 dicembre 2013

Madrid - 121 S.Stefano di corsa

Rinnovando l' esperienza dell' anno scorso questa mattina ho deciso di fare una sgambata "lipidica": 18.2 km su e giù per Campiani , Stella e fiume Mella. L' anno scorso corsa in solitaria , quest' anno in compagnia dei miei amici della Running Prealpino. Alla partenza ci siamo trovati in 5 e io e Beppe abbiamo deciso di fare da lepri per Laura indecisa fino al quinto km se fare i 18km con noi o fermarsi ai 7. Alla fine stoica, coraggiosa e forse un po' incosciente ci ha seguito per ben 2 ore sotto la pioggia scrosciante e un vento incredibilmente contrario per tutto il percorso. Ma questo e' il bello della corsa dove non esistono condizioni climatiche avverse bensi corridori senza "palle". Grande corsa, eroica impresa, ottimo Team.

mercoledì 25 dicembre 2013

Madrid - 123 La vigilia di Natale

Ieri era la vigilia di Natale e come regalo mi sono fatto un 10km "fast and furios" ovvero spingendo senza far calcoli. Volevo vedere quali sono i miei limiti attuali dopo 2 Maratone consecutive in 5 settimane. Il tempo finale 46'44" mi conferma che posso scendere sotto 1h 40' nella mezza e cominciare a puntare le 3h 40' nella Maratona. Il tempo l' ho fatto sul "giro" Mompiano-Costalunga invero molto impegnativo in quanto ondulato e in parte sterrato. Con buona approssimazione il tempo che ho realizzato vale 45'30" in pista. Al ritorno a casa mia moglie mi ha chiesto che regalo volessi per Natale. La mia risposta di non desiderare nulla l' ha un po' sbalordita. In realtà pur avendo il giusto e nulla più ho già tutto quello che desidero e il regalo che mi sta facendo ormai da due anni di assecondarmi in questa mia passione per la corsa e' il più bel regalo ricevuto ... dopo , ovviamente, i miei due figli. Grazie Raffaella per la pazienza che dimostri cucinandomi a qualsiasi ora e aspettandomi a casa quando sono in giro per le gare senza farmi pesare (quasi sempre) le mie assenze. Buon Natale

domenica 22 dicembre 2013

Madrid -125 ... la corsa dei Babbo Natale

Questa mattina prima corsa di gruppo : una non competitiva di 9,2 km denominata corsa dei Babbo Natale. Ed in effetti il challenge era correre 9,2 km vestiti da Babbo Natale. Detto ... fatto. 9,2 km corsi in scioltezza (tranne gli ultimi 200 metri a causa di una scalinata Fantozziana) e per una giusta causa. Tutta la gara e' stata emozionante perché oltre che riscoprire la mia città (Brescia) e' stato bellissimo vedere tanti miei concittadini (non solo bimbi) applauderci felici e divertiti al nostro festante passaggio. Spesso le cose più semplici sono quelle che riescono meglio. Il tempo ? Oggi non contava.

sabato 21 dicembre 2013

Madrid -126

Finalmente la settimana di scarico totale e' finita. Desideravo rimettermi le scarpette come un bambino desidera i doni di Babbo Natale. La settimana di scarico totale dopo 16 di continuo carico ci voleva perché le sensazioni fin dai primi passi sono state esplosive. Le cosce sembravano i propulsori di una nave da crociera i piedi due molle pronte a scattare. Sono uscito pensando di fare 10km ed invece sono arrivato nuovamente al crocevia di Pregno. Totale 16.2 km di corsa e gioia di vivere. Il tempo ? Questa volta non conta ... anche se sull' onda dell' entusiasmo ho stabilito il mio PB su questo percorso. Prossima metà : Madrid il 27 aprile.

mercoledì 18 dicembre 2013

Qualche giorno di riposo

Oggi è il quarto giorno che non corro. Ho deciso di concedermi un breve periodo di pausa perché tutti trainer suggeriscono di farlo dopo due maratone ravvicinate come quelle che ho appena fatto io. Lunedì calcetto , ieri e oggi 45 minuti di Cyclette : che tristezza. So che devo farlo, ma odio farlo. Non vedo l' ora di rimettermi le scarpette e tornare a correre libero e felice. Per ingannare il tempo ho comprato su Amazon il libro di Giovanni Storti e Franz Rossi "Corro perché mia mamma mi picchia". Sono proprio malato di corsa. Speriamo di non guarire!!!

sabato 14 dicembre 2013

RE ... 2a uscita

Questa mattina seconda uscita dopo RE. Le gambe , miracolosamente , sono già a posto. Scariche di glicogeno ma prive di residui e dolori .
Sono partito per fare un 10 km lento ma poi al quinto km , il solito ponte del Tibidabo sul Mella, ha prevalso l' entusiasmo e ho continuato fino alla fontanella di Pregno.
In poche parole 8,1 km ad andare idem a tornare . Totale 16,2 km in 1:23:20.
Ormai chi mi ferma  più ?
Penso che in questo periodo di scarico  una settimana  si e una no un medio di oltre 14 km continuerò a mettercelo.
Non ho proprio voglia di ripartire ,poi , a metà febbraio da zero.


RE -3 ore

Ore 6 risveglio.
Il ginocchio duole e pulsa , ogni tanto.
Onestamente pensavo peggio. Del paracetamolo e il Voltaren Gel hanno limitato i danni: almeno per il momento.
Devo riuscire a concentrare la mia attenzione su altro e non pensarci.
In ogni modo la maratona, allegoria della vita, e' un susseguirsi di difficoltà da superare. Supererò anche questa. Don't worry.




mercoledì 11 dicembre 2013

RE ... prima uscita

Ho resistito lunedì , sofferto martedì ma alla fine questa sera ho capitolato al desiderio di uscire a correre. La mia testa suggeriva prudenza e riposo ma le gambe fremevano per rimettersi in movimento. Quindi indossata tuta , cappello e scarpette alle 18,15 sono uscito. L' idea era un 6km ritmo lento. Poi piano piano l' imprinting di 4 duri mesi di allenamento ha preso il sopravvento e mi sono trovato a "galoppare" ritmo maratona. Per farla breve tempo finale : 29'48". Non fate la media , per piacere, perché so che ho fatta una ca...ata. Domani non mi alzerò dal letto. Però questa sera sono soddisfatto e felice.

martedì 10 dicembre 2013

RE ... il post Maratona

Francamente il dopo NYC era stato meno doloroso di questo post RE. Probabilmente la camminata del lunedì pomeriggio in Fifth Avenue a comperare i regali promessi a moglie e figli aveva contribuito, non poco, a smaltire le tossine accumulate passo dopo passo (oltre 25.000) il giorno precedente. O forse questa volta ho solamente dato molto di più. 9 minuti in meno non sono stati una passeggiata. Sta di fatto che nonostante il riposo , l' idromassaggio di ieri e quello di questa mattina sono ancora uno "straccio". Questa sera avrei voluto fare un uscita di 4/5 km a ritmo lento per sciogliere i muscoli ma proprio non ce la faccio. Mi sa' che mi isso sulla Cyclette e faccio 35/40 minuti di pedalata lenta. Una ghiotta occasione per leggere qualche nuovo libro. Gli 800 km fatti da agosto ad oggi hanno sicuramente influito , positivamente, sulla mia condizione fisica ma negativamente sul mio tran tran di 3/4 letture al mese. Rispetto alla mia media sono notevolmente in ritardo. Questa pausa mi permetterà di recuperare. Speriamo. Va bene Mens sana in corpore sano ma la cultura e' la cultura.

domenica 8 dicembre 2013

RE risultato finale

Alla fine ce l' ho fatta : 3:46:35 il responso finale in real time. 25 secondi in meno rispetto alla tabella che avevo predisposto. 8'47" al di sotto del mio PB fatto recentemente a NYC. Con programmazione, metodo e costanza nonché i materiali giusti (in particolar modo le calze Spring Revolution 2.0 che hanno notevolmente migliorato la mia soglia di assorbimento del temuto acido lattico) anche per un 48 enne come me con solo 2 anni di pratica e' stato possibile fare due maratone in 5 settimane abbassando complessivamente il mio PB di ben 11 minuti. Guardandomi alle spalle vedo 4 mesi di intenso lavoro, con parecchi momenti di gioia, alcuni di dolore , altri di sconforto, molti di speranza ... ma sempre convinto di potercela fare.

RE -1

Ore 17.15
Partiamo alla caccia del pettorale.
Reggio e' una sorpresa. Non me la ricordavo così bella e viva.
Centro stupendo. Vie illuminatie.  La solita frenesia ,un po' slow, che anima tutte le città dove arriva la carovana dei Maratoneti.
Nota stonata: il ginocchio sinistro che mi duole. L' ho battuto sul' angolo di un tavolino prima di uscire dalla camera dell' albergo. L' imprevisto e' sempre dietro ... l' angolo. In questo caso quello del tavolino.


sabato 7 dicembre 2013

Re-1

Ore 14.35 si parte per Reggio. Oggi tocca a me far il taxi driver.
Oggi li porto io , domani mi trascineranno  loro. Stiamo già entrando nell'era del baratto.

venerdì 6 dicembre 2013

RE -2

Ho deciso : Adidas Supernova Glide 5 . Come mi ha detto oggi Franca (Fiacconi) bisogna osare. Corso nuova, gambe nuove (dopo 5 settimane di proteine a go go) , scarpe nuove. Anche perché da ieri sera ... mi fa un po' male il tallone sinistro. Non importa. Reggio Emilia : sto arrivando. Go,go,go!!!

giovedì 5 dicembre 2013

RE -3

Questa sera ultimo allenamento con il Curro prima di RE. 54 minuti di corsa blanda : fin troppo Sensazioni un po' in calo anche se in generale a 3 giorni da una Maratona non mi sono mai sentito così bene. Nelle prossime 60 ore devo decidere con quali scarpe correre. Le Adidas Supernova Glide 5 o le Mizuno Ultimo. Le prime mi danno 2/3 secondi di vantaggio sul ritmo ma sono un po' rigide e non ho mai corso con loro ai piedi più di 21 km. Con le seconde ho corso NYC e so che il piede non avrebbe problemi . Sembra una decisione da poco ma fra le due possono ballare quasi 2 minuti : non poco. Ora ci dormo un po' sopra. Chissà che non mi giunga l' ispirazione .

martedì 3 dicembre 2013

RE-5

Oggi ultimo allenamento con il mio Team (Running Prealpino) prima di Reggio Emolia. Doveva essere un defaticante di scarico ma alla fine ha prevalso la necessità di dover scaricare tutta la potenza che sento nelle cosce sull' asfalto. Alla fine 10,2 km in 50'30" alla media di 4'57" avendo la sensazione di correre con il freno a mano tirato. Comincio a percepire la differenza fra un programma di allenamento di 15 settimane rispetto alle 10 prima di NYC quest'anno e le 11 prima di Valencia l' anno scorso. Un abisso. Vale la pena faticare 4/5 settimane di più. Se non accade qualche imprevisto sento che a RE posso fare un buon risultato. Speriamo in bene.

domenica 1 dicembre 2013

RE - 7


Oggi ultimo test prima di Reggio Emilia. Un po' per scaramanzia e un po' per verificare come sto rispetto a NYC abbiamo rifatto il giro Fantasina-Rodengo Saiano. Uno splendido anello di 15 km immersi nella brina, nella bruma e con 5 gradi centigradi. L' obbiettivo era di chiudere in 1:18:15 il tempo di passaggio che voglio fare a RE 2 minuti sotto il passaggio di NYC in quanto il sogno e' di portare il mio PB sotto i 3:50:00. I chilometri sono trascorsi senza apparente fatica discutendo animatamente con il Curro e le sue teorie per cui basta volerlo e si può fare qualsiasi tempo tant'è che Lui invece di venire a RE andrà una settimana dopo a Pisa a caccia di un PB mostruoso ovvero sotto i 3:30:00. Giunti all' arrivo distanziati di 50 m il mio cronometro si è fermato a 1:16:30 un tempo pazzesco per il mio obbiettivo che mi fa più che ben sperare. Effettivamente queste 5 settimane dopo NYC di allenamento hanno confermato che la vera forma la trovi non prima di 13/15 settimane di sudore e fatica. RE sto arrivando. Speriamo bene.

lunedì 18 novembre 2013

Da NYC a RE ... la Mezza di Crema

Ore 7,15 ritrovo al casello Brescia Ovest per la partenza che come al solito avviene in ritardo per il quarto d' ora accademico del Curro. In auto si dibatte se è meglio tentare la doppietta (ovvero due Maratone in un mese) a Pisa o a Reggio Emilia . Alla fine si decide per Reggio Emilia. Il Curro dichiara che questa volta dopo aver sentito il parere di un paio di esperti la Mezza di oggi la correrà lentamente ovvero al ritmo di 5'30" al km. Infatti pronti via fatti i primi 20 metri di gara intravedendo poco più avanti di noi il palloncino del Pace Maker dell' 1h 40' ci saluta gridando : "lo seguo , al massimo crollo" ... evviva la coerenza !!! Io e Mar.k.o. decidiamo di procedere secondo il piano prestabilito : correre al ritmo gara previsto per RE (5'15") fino al 16 km e poi decidere il da farsi allora. La gara scorre tranquilla, i chilometri si susseguono velocemente , ormai l' allenamento di tutti questi mesi paga anche dal punto di vista mentale. Si vive una sorta di trance in cui tutto scorre velocemente e con poca fatica. Invece di tenere il ritmo di 5'15" teniamo 5'05" ... ma va bene anche così sebbene già a metà gara siamo entrambi consapevoli che a RE dovremo rispettare il 5'15 - 5'20" per tentare di chiudere la gara sotto le 3h 50'. Arrivati al 16 km decidiamo di accelerare ... 4'50" ... poi 4'40" infine 4'34" con il mezzo chilometro finale sotto i 4 minuti. Tempo finale , per entrambi, 1h 46 minuti. 3 minuti sotto il test prima di NYC alla Mezza di Cremona ben 5 minuti sotto la tabella che avevamo predisposto per oggi. Le gambe girano, le sensazioni sono buone , le speranze di farcela crescono. Ah ... dimenticavo il Curro : 1h 40' 05" anche Lui comincia a credere di abbassare il suo personale di 3:36 a RE. Come ci gridavano a NY : Good Job.

domenica 17 novembre 2013

da NYC a RE

Come prima tappa di avvicinamento abbiamo scelto la Mezza di Crema.

Quindi ore 7.15 appuntamento al casello di Brescia Ovest e via ... riinizia l' avventura.


da NYC a Reggio Emilia (RE)

Venerdi sera primo allenamento collettivo per me , Mar.k.o. e il Curro . Solito giro Mimmo, Piazzale Arnaldo, San Faustino e ritorno. Ciò che a NYC sembrava una battuta e nulla più sta per diventare una nuova avventura : correre la Maratona di Reggio Emilia l' 8 dicembre. La mitica doppietta , su cui i doppi sensi si sono sprecati per tutta la cena post allenamento, che una percentuale minima di maratoneti tenta nella sua vita sportiva. Noi ci sentiamo pronti ( in realtà non lo siamo ... come sempre) per cui da oggi un nuovo obbiettivo per cui correre, sudare ma soprattutto : stare di nuovo insieme.

martedì 12 novembre 2013

NYC +7 primi test

Domenica sono andato a fare la prima gara (non competitiva) dopo New York per stare un po' in compagnia degli amici della Running Prealpino. Incontrarli e' stato molto emozionante perché in un anno di allenamenti e gare insieme l' amicizia fra di noi e' diventata granitica. Mi hanno abbracciato e si sono complimentati per NYC. Poi tutti sui blocchi di partenza, concentrati , e via. In 10 hanno abbassato il loro personale sulla mezza maratona io è alcune ragazze abbiamo fatto la 13 km che alla fine era .... una 14 km. Anche noi abbiamo corso in un ottimo tempo : circa 1h e 18 minuti. Le sensazioni sono state ottime. Le gambe giravano , gia, nuovamente benissimo. Vuol dire che posso tentare l' impresa che da un po' mi frulla in testa ovvero andare l' 8 dicembre a Reggio Emilia a fare una seconda maratona. Due maratone in un mese ... un impresa che pochi osano fare. Io ci provo e spero di abbassare nuovamente il mio personale. Da oggi riprende la preparazione . Seguitemi !!!

martedì 5 novembre 2013

NYC la gara

Ore 10.01 Il primo minuto è trascorso in apnea. Il ponte di Verrazzano in salita , sferzato da un vento gelido generato da un elicottero della polizia che vigila su di noi , forse troppo vicino, non è uno scherzo , soprattutto a freddo. Per fortuna si deve andar piano per non inciampare l' uno sull' altro. Pensavo che la partenza fosse più caotica ma in meno di un minuto cominciamo già a sgranarci recuperando uno spazio sufficiente per impostare la nostra andatura. Dopo 5 minuti arriviamo al culmine e da li inizia la prima discesa. Siamo ancora tutti e tre insieme e continuiamo a cercarci l' un l' altro con gli occhi. Io che fungo da metronomo (nonché da cronometro) invito gli altri a rallentare un pochino perché siamo più veloci del tempo medio che abbiamo pianificato 5'24" al km. A fatica vengo ascoltato perché l' onda dei concorrenti scorre rapida ed impetuosa e la voglia di accelerare è forte ma sappiamo che sarebbe un grave errore che pagheremmo negli ultimi chilometri. Bisogna saper correre sui tempi provati e riprovati altrimenti il crollo finale e' certo. Lasciato il ponte entriamo nel delirio. Migliaia di persone assiepate ai bordi della strada che gridano ed innalzano cartelli di tutti i tipi , porgendo cibo e bevande di ogni genere che , però , ci hanno consigliato di non accettare in quanto ci sono ristori ad ogni miglio. Le urla sono simili a quelle che si sentono in TV per le rockstar e ti fanno venire i brividi perché questa volta sono anche per Te. I primi 10 km scorrono in una trance ipnotica. Mani protese per darti un cinque a destra, persone urlanti ( a volte ululanti) a sinistra, un muro umano dietro il quale si scorge la New York di State Island : case basse e negozi ovunque. Facce provenienti da ogni luogo del pianeta accomunate da uno stesso destino : trovarsi a New York alla ricerca di un sogno. Loro si che sanno cos'è la fatica e il sentirsi soli nella folla. Il loro sorriso mi fa sentire ancora più fortunato di quello che ho e di quello,che per puro diletto sto facendo in una folle domenica di novembre. Al settimo chilometro nel frattempo il Curro se ne e' andato in fuga solitaria : si fa per dire ... Già ieri sera a cena avevo visto nei suoi occhi la scintilla che lo spinge a tenere ritmi che in allenamento non riesce nemmeno a concepire : un vero animale da competizione. Io e Mar.k.o. decidiamo di rispettare la tabella come veri soldatini di piombo. Al chilometro 14 ci scambiamo un cinque ed un cenno di incoraggiamento proprio mentre alla nostra sinistra esce da una chiesa un coro Gospel : sembra un segno del destino. Cominciano a cantare un coro di ringraziamento non appena li superiamo di qualche metro. Sembra di essere sul set di Sister Act. Entriamo nel quartiere ebraico. Improvvisamente il silenzio. Solo due gemellini dietro l' inferriata di un ballatoio battono dei giocattoli ritmicamente sul ferro torto e temperato a forgiare delle forme che sono un misto bizantino , romantico, moresco. I corridori sospendono a loro volta il chiacchiericcio in segno di atavico rispetto. Meno di un chilometro e usciamo da questo spazio fuori dal tempo per rigettarci nel caos di New York e più precisamente in quello di Brooklin dove abbiamo i nostri loft da : 5 quarantenni a New York. Il rumore torna ad essere assordante, i cartelli si susseguono uno via l' altro uno piu bello dell' altro. Una bella ragazza ne innalza uno molto simpatico che dice " Corri Tim ... gran figlio di p....ana". Gli atleti si danno di gomito indicando chi la ragazza chi il cartello. Le runner alzano il pollice solidali con Lei. Cosa avrà mai combinato questo ... gran figlio di p....ana. Mah? Valle a capire le donne. Giriamo un angolo e ci troviamo di fronte il cavalcavia sotto il quale sta il Box House Hotel ( la nostra base). Lo abbiamo percorso in queste giornate almeno 10 volte e sappiamo che è lungo ed insidioso. Lo affrontiamo con prudenza mentre intorno a noi ci sono i primi cedimenti. Siamo ormai a metà gara. Ora non ci resta che tenere il ritmo per altre due ore. In surplace arriviamo , bevendo ad ogni ristoro , al famigerato ponte di Quuensboro , la tomba dei maratoneti. 1,5 km di ripida salita e una discesa ancor più ripida che ti invoglia a strafare anche perchè ai suoi piedi gli organizzatori da sempre montano una tribuna in tubolari dove il pubblico si accalca vociante ed acclamante. Quando spuntiamo dalla curva ai piedi del ponte l' urlo del pubblico ci solleva e sospinge come se ci trovassimo sopra un magico tappeto volante. Mar.k.o tende ad accelerare ed io fatico a fargli rispettare il ritmo che ci siamo prefissi. Finalmente entriamo a Manathan ; mancano solo 14 chilometri ( poco più di un ora all' arrivo ). Davanti a noi un serpentone di corridori si muove convulso verso il traguardo. Un fiume colorato arginato solo dai grattacieli più famosi al mondo. In lontanza si riconoscono tutti. La fatica comincia a farsi sentire anche se è presto per rallentare. Abbiamo pianificato di farlo , solo in caso di necessità, dal 35esimo chilometro in poi. Io e Mar.k.o. non parliamo più da almeno mezz'ora. Preserviamo ogni briciolo di energia. Entrando nel Bronx sento la prima fitta ad un gluteo, simile ad un pizzicotto poco amichevole. Vorrei rallentare ma non voglio pregiudicare la gara di Mar.k.o che fino ad ora ha condiviso lo sforzo con me. Stringo i denti ma devo calare di 3/4 secondi al chilometro. Anche lui rallenta. Non va bene deve poter tenere il ritmo a Lui congeniale e non deve curarsi di me. Scarto sulla sinistra e mi fermo di colpo in un punto dove non può vedermi. Vedo che mi cerca con la coda dell' occhio ma non vedendomi torna sulla velocità tenuta fino ad ora. Ne approfitto per camminare 100 metri bevendo dalla borraccia Powerade e carnetina. Un signore nel pubblico con sulle spalle un bambino mi fissa negli occhi e mi grida :" you can do it" ovvero "c'è la puoi fare". Non e' ne un rimprovero ne una esortazione ma solo una scarica di nuova energia , lo grida a me ma mi da l' impressione che lo dica prima di tutto a se stesso come a volermi dire " non fare come me ... dammi l' esempio". Do un cinque a lui è al bambino e riparto. Mi sembra che mi sussurri " thank you" ma forse e' solo un allucinazione dovuta alla troppa fatica. Columbus Circle e' davanti a me. Mi sembra di poter toccare la statua dorata con una mano ma disto da Lei quasi un miglio. Rallento un pochino ma tutti mi gridano " good job" (ottimo lavoro) non posso deluderli. Un altra sorsata dalla borraccia e via. Entro finalmente a Central Park , mancano 2 miglia. Il rumore e' assordante. Sulla sinistra una fila di corridori che ormai cammina stremato. Sembrano i reduci di Russia, braccia penzoloni, capo chino, piedi che non si alzano dall' asfalto. Nemmeno gli incitamenti servono a dar loro energia. Il pubblico comprende ed applaude . Per loro siamo tutti degli eroi. Ecco il cartello dell'ultimo miglio, poi quello del mezzo poi uno ogni cento metri. Ormai so di aver centrato il mio personale ma accelero perché non voglio sorprese. Guardo fisso nella telecamera appena prima di varcare il traguardo , sperando che mia moglie e i miei figli mi stiano guardando e sussurro fra i denti "thank you". Mi sento sulle spalle gli ottocento chilometri fatti in allenamento , nelle gambe i 42 chilometri appena percorsi ma il mio cuore e' leggero perché ho realizzato il mio sogno. Congratulation. Good Job

NYC start and go !!!

Ore 10 la partenza. A poco a poco avanziamo verso la linea di partenza. La folla si stringe ed in questo modo si percepisce di meno il freddo. Siamo un tutt'uno di paura , spasmodica attesa, ed energia. Se qualcuno fosse in grado di immagazzinarla di certo potremmo illuminare New York per parecchie ore. Un ultima fotografia io, Mar.k.o.e il Curro , tutti e tre in canotta gialla, la canotta del Running Prealpino . Le frecce gialle per la prima volta a New York. Si ripete il rituale di prima : inno americano, applausi, urla di incoraggiamento, fischi di approvazione, colpo di pistola e ... vvvvia. Go, go, go !!!!

NYC l' entrata nella gabbia di partenza

Ore 9,40 entriamo nel corral. Finalmente entriamo e cominciamo a liberarci dei capi termici superflui. Mar.k.o. ci passa una crema protettiva per sopportare il freddo. Sopra di noi risuona l' inno americano che e' l' entre' di tutti gli eventi sportivi Made in Usa. Al termine un applauso scrosciante e subito in sequenza lo sparo di partenza. La prima onda parte e la vediamo scorrere sopra e al nostro fianco. Dovevamo esserci anche noi . Poco male la maratona e' una competizione con noi stessi e quindi va bene partire anche un po' dopo. Il Curro e' già perdonato.

NYC consegna dei bagagli

Ore 8,50 ... consegna dei bagagli Dopo mille sollecitazioni il Curro decide di lasciare il tendone bianco e di venire con noi a consegnare i bagagli. Mi sembra di aver letto che bisogna entrare nel Corral ( la gabbia) dalle 8.20 alle 8.55 perché partiamo con la prima wave , quella dei tempi più bassi. Il Curro sostiene che mi sbaglio e il time limit e' posto alle 9.20. In ogni modo ci affrettiamo. Ci separiamo dal Coach che avendo un tempo molto basso parte in uno dei primi corral. Si ripete la scena appena vissuta con Wladi. Con lui nessuna promessa di incontrarci a Central Park perché punta a fare 30 minuti meno di noi e non vogliamo portargli sfiga. Alle 9,01 siamo di fronte all' entrata del nostro corral che però è già chiuso e non ci lasciano entrare . Ci informano che potremo partire con la seconda wave alle 10 anziché alle 9.40. Cocciuto Curro avevo ragione io. Il Curro cerca di discutere con il Marshall ( una bionda molto immedesimata nella parte) che però è irremovibile. Partiremo alle 10. Ca..o

NYC il warm up

Ore 8, 15 il warm up Il punto di incontro era troppo generico. Di tende bianche per gli atleti c'è ne più di una . Impegniamo quasi venti minuti per ricongiungerci. E' Mar.k.o che ci trova fra la folla. Ci salutiamo come profughi che si ritrovano dopo una lunga odissea. Ormai viviamo questo momento in decisa simbiosi. Purtroppo dobbiamo separarci da Wladi perché Lui rispetto a noi ha dichiarato un tempo più alto e quindi è' destinato ad una altro Villaggio ( l' arancio) adiacente al nostro (il verde). Gli atleti infatti sono suddivisi per tempi in tre villaggi distinti con tre punti di partenza distinti sul ponte di Verrazzano. I professionisti (200) e quelli più lenti in alto sul ponte ... in favor di fotografi e televisioni, gli altri nei 2 tunnel sottostanti. Peccato mi sarebbe piaciuto partire di sopra. Il saluto a Wladi e' carico di emozione , pacche sulle spalle e incoraggiamenti. L' auspicio e' di ricongiungerci prima di Central Park. Mar.k.o. Ci guida al tendone bianco dove siede il Curro catatonico ed intirizzito. Lo sollecitiamo a fare un po' di riscaldamento con noi ma non vuole. È seduto a gambe incrociate come un bambino che fa i capricci. Probabilmente si sta concentrando o pensa ai fatti suoi. A me sembra molto carico. Usciamo dal tendone ed iniziamo a fare stretching. Il Coach inizia una serie di esercizi a metà fra Flashdance e Flash Gordon. Tutti lo guardano con curiosità perché non capiscono se fa sul serio o è posseduto dallo spirito do Don Lurio. In realtà fa tremendamente sul serio perché è il più preparato e deciso del gruppo. Sembra che scherzi ma è già in trans agonistica , tant' e che prima dell' inizio della gara andrà in bagno almeno altre tre volte. Io lo riprendo con l' IPhone e mi dedico al mio stretching provando alcuni dei suoi esercizi con somma invidia

NYC finalmente nel Villaggio

Ore 7,30 ... finalmente dentro . Appena entrati ci dividiamo io resto con il Coach , che deve andare in bagno, e Wladi. Il Curro e Mar.k.o. vanno a far colazione. I bagni sono un numero incredibile : 1700 . Gli americani non transigono , i bisogni fisiologici si espletano solo nei bagni sia prima che durante la gara pena la squalifica. Di contro gli americani non amano far far la fila agli ospiti per cui bagni ovunque. Dovremmo prendere esempio. In attesa del ritorno di Mar.k.o e del Curro stendiamo un telo termico sul Prato e vi ci sdraiamo sopra per non soffrire il freddo. Io riesco addirittura ad appisolarmi per 10/15 minuti. Un riposino corroborante. Mi sveglia il telefonino che squilla , e' Mar.k.o. che ci informa che non possono tornare dove siamo noi perché in mezzo c' e' un altro check point che loro hanno già superato. Richiudiamo il telo e ci avviamo verso il punto di incontro che ci siamo dati.

NYC i controlli

Ore 7,15 i controlli Anche se fin dal momento dell' iscrizione ci è stato detto che al villaggio si entra solo con la borsa trasparente dell' Ups che deve contenere solo abiti di ricambio e poco altro al cancello dei controlli c'è già una montagna di 3/4 metri di beni sequestrati contenete oggetti inverosimili. Manca solo una bicicletta ed un pedalò e poi c' e' proprio di tutto. I "controller" sono severi ma gentili e per tutti c'è un sentito " good luck" : buona fortuna.

NYC l' accesso al villaggio di partenza

Ore 7 in fila per entrare al Villaggio di partenza. Essendo previsti 6 gradi e dovendo coprirsi fino a 4/5 minuti dalla partenza buttando i capi termici gli atleti sono vestiti nei modi più disparati. Sembra una fila di homeless in attesa per la cena di Natale. Chi vestito da pescatore, chi da sherpa himalaiano chi da imbianchìno . Un meltingpot di abbigliamento, colori e lingue. Le pacche sulle spalle si sprecano. Anche i flash scattano in continuazione. È un momento epico ed eroico che in tanti vogliono immortalare.

NYC verso la partenza

Ore 6,15 il trasferimento alla partenza. Ultimo check up prima di lasciare l' hotel. Tutto a posto. No contrordine il Coach ha dimenticato qualcosa. Non riusciamo a capire che cosa perché e' notorio che corre anche sotto zero in pantaloncini e canotta ... praticamente nudo. Mah ? Il Coach e' proprio un bel mistero. Partenza. Io è il Coach davanti nel Suv , gli altri dietro. Iniziamo il gioco dei bluff . Tutti dichiarano acciacchi (falsi) che nemmeno nella sala di attesa di un fisioterapista riabilitativo si sentono elencare in questa quantità e varietà. È noto che scaramanzia e pretattica sono due elementi caratteristici dei runners. In 20 minuti siamo sul ponte , appena in tempo prima della sua chiusura , ora inizia la fila per esser scaricati il più vicino possibile all' entrata del villaggio di partenza perché il termometro segna 3 gradi e non è il caso di stare troppo esposti a questo clima freddo e ventoso. Il Coach scatta un ultima fotografia. Ultima in senso assoluto perché trenta secondi dopo che se ne è andato il Taxi si accorge di avervi dimenticato la fotocamera con 4 giorni di ricordi di New York sul sedile. Ma il Coach e' uno tosto che non demorde ed inizia a rincorrere a piedi il taxi allontanandosi dall' entrata del Villaggio fra gli incitamenti di altri corridori che hanno intuito il suo dramma e i richiami dei poliziotti che temono per la sua incolumità. Dopo 5 minuti torna mesto da noi che lo rassicuriamo (mentendo) sul fatto che i taxisti di New York sono i più onesti al mondo e che al rientro in hotel dopo la gara troverà alla reception la sua videocamera : bugiardi a fin di bene. Il Coach sorride dicendo : " e' la seconda che la perdo in due anni" . Tutti pensano in sincronia : " ma vaffanc...o". Quando ce vo' , ce vo' !!!

NYC la colazione

Ore 4,45 la colazione. L' unico aspetto negativo della maratona di NYC e' che bisogna portarsi al villaggio di partenza molto presto la mattina perché il ponte di Verrazzano per motivi di sicurezza viene chiuso alle 7. Le vie di accesso sono 2: con autobus e taxi direttamente , prima delle 6,45, con il Ferry Boat che da Battery Park porta a State Island partendo alle 6. Dopo breve discussione abbiamo optato per il taxi con partenza dall' hotel alle 6.15 con l' obiettivo di per poter dormire un po' di più. Oggi la colazione tocca nuovamente a me , anche perché il Curro , come sempre, si alzerà 15 minuti prima dell' arrivo del taxi. La colazione deve essere ricca ma non pesante per evitare contrattempi in gara ed avere le energie necessarie da consumarsi con il fine di spostare il più in la' possibile il muro : THE WALL. Opto per fette biscottate , pane integrale e tortino al cioccolato spalmati di burro (light) e marmellata alla fragola. Da bere : succo di arancia e Powerade al limone. Un mix da Hotel a 5 stelle Il Curro ingurgita tutto in un lampo senza proferir parola : anch' io stranamente non sono in vena di battute. Il tempo scorre inesorabile, l' attesa e' piena di silenzio e concentrazione.

domenica 3 novembre 2013

NYC impressioni a caldo

Dire che è fantastica e' scontato, che è dura risaputo non mi resta che dire : unica e indimenticabile .

Il tempo, il personale fatto passano in secondo piano rispetto al calore della gente. Sono loro i protagonisti di una gara in cui la pelle d' oca ce l' hai per 42 km 197 metri.

Del resto ve ne parlo nei prossimi post.
Lasciatemi vivere questa emozione. 

NYC

4 ore alla partenza.

Fra 30 minuti arriva il taxi che ci porta da Brooklin alla partenza.

Facciamo il controllo di tutto ciò che ci servirà . È più altro un rito per scaricare la tensione che è indescrivibile. Urla e pacche sulle spalla si sprecano.

Sano cameratismo.


NYC

Ore 4,50 la sveglia.

È' finito il tempo di scherzare, e' finito il tempo di giocare fra poco si scende nell'arena. Inizia la sfida anche se resta il motto "prima di tutto divertirsi".

Per 
cominciare : colazione da maratoneta.


NYC -1(4)

Cena alle 8,30 da Manetta's . Tutti silenziosi e tesi per domani. Ognuno di noi fa il bilancio con se stesso ma nessuno ha voglia di parlare. Vuol proprio dire che siamo pronti : we are ready.

NYC -1 (3)

Pomeriggio di relax in attesa di domani e della grande sfida. Doccia, Voltaren Gel, e musica Jazz per ricaricare le pile

NYC -1 (2) allenamento a Central Park

Non poteva di certo mancare l' allenamento del sabato a Central Park. 30 minuti di corsa leggera per sciogliere la tensione, togliere un po' di tossine e sentirsi parte di un grande evento. La cosa più bella : gli occhi dei bambini che Ti guardano con ammirazione pensando che Tu sia un campione. Impagabile

sabato 2 novembre 2013

NYC -1

Cambiano i luoghi, cambiano i fusi orari ma io come sempre mi svegliò alle 6,15. Devo avere un orologio biologico ... svizzero. Siamo ormai a 27 ore ( e poco più ) dalla partenza della maratona. La tensione comincia a farsi sentire. Mi viene in mente alla rinfusa tutto cio che ho fatto in questi mesi per preparami a domani. Le sedute di allenamento serale con il Curro e Mar.k.o. discorrendo del futuro politico dell' Italia, ognuno con i propri "statement" e con la propria ideologia ma tutti con ferma convinzione che così non si può andar avanti. Le domenica mattina di luglio ed agosto in cui ho corso per i boschi sopra Brescia con gli amici della Running Prealpino che mi sfottevano , sempre, perché usavo le calze lunghe a compressione graduata della Spring ... che però oggi usano tutti. Le svegliatacce in Croazia , quest' anno , non per cercare in giro nel villaggio mio figlio Nicolò nei suoi "lunghi" notturni, bensì per allenarmi nella verde quiete della pineta sul mare del Valamar Club : resort numero uno al mondo per chi vuol far sport, seriamente, in vacanza. I rimproveri di mia moglie per esser entrato in caso bagnato , senza togliermi le scarpe, dopo una corsa sotto un nubifragio di fine estate. Le domande di mio figlio Francesco che dopo ogni gara mi accoglieva in casa chiedendomi :" a che posto sei arrivato ? " per poi sfottermi amabilmente sulla mia posizione finale. Le ripetute con Gioilvichingo all' "anello" del Casazza maledicendolo perché i suoi " manca poco" sono sempre almeno altri 400 metri. I test delle calze Sping Revolution ( mio sponsor e sostenitrice da sempre) alla ricerca del non plus ultra tecnico perché essendo il piede il mio attrezzo tecnico la calza ne deve essere componente essenziale quanto è se non più la scarpa: ora non ne esiste una migliore sul mercato. Gli sfotto' degli amici, gli incoraggiamenti dei conoscenti , le raccomandazioni di mia mamma , mio padre e mia suocera, il sorriso di mio suocero mentre stavo per partire, i messaggi dalla Tunisia dei miei best friends Fabio e Cristina , la telefonata il giorno prima di partire del mio mentore Franco, tutti gli amici che mi stanno seguendo qui e su What's Uo. Spero di non essermi dimenticato nessuno. In ogni modo grazie a tutti : mi sento pronto.

NYC -2 (8)

Cena tutti insieme da Manetta's a Brooklin in Jackson Street vicino al Pulaski Bridge. La voglia di ridere e scherzare e' ai minimi storici , come il dollaro contro l' euro. Stanchezza e concentrazione hanno il sopravvento. Per variare la dieta abbiamo deciso di mangiare proteine perché durante la gara di dopodomani non saranno meno importanti dei carboidrati . Al 32simo km e' notorio fra i runner finirà la benzina nobile :?il glicogeno, e si dovrà correre bruciando quella meno efficiente : le proteine. Da Manetta' sono talmente bravi che anche un petto di pollo ai ferri su un tappeto di verdure Tricolori e' un piatto da leccarsi i baffi : voto 9. Dopo cena io, Mar.k.o.e Vladi optiamo per un sano riposo. Il Curro e il Coach invece si rigettano nella mischia di Manhattan alla ricerca di un Jazz Club. Il Coach si vede lontano un miglio che crolla dal sonno ma non se la sente si mollare il Curro da solo. Fulgido esempio di stoica amicizia.

NYC -2. (7) brunch da Carmine's

Alle 15 finalmente dopo mille discussioni e ripensamenti blitz da Carmine's a Times Square per fare il pieno di carboidrati.
Fortunatamente il cameriere ci ha fermati in tempo perché le porzioni sono da lottatore di Sumo.

In 5 2 piatti di pasta al ragù sono bastati e avanzati .

Pranzo da leccarsi i baffi a Times Square con 20 euro a testa. 

Massima disponibilità , squisita cortesia, educazione e ottima qualità . Un bel 9/10 perché sul caffè avremmo da ridire !!!


NYC -2 (6)

Conquistati i pettorali abbiamo dato una rapida scorsa al percorso : da brividi.

Al 21 km passiamo sotto "casa" al Pulaski bridge che già facendolo a piedi fa venire il fiatone.
Al 31 km il terribile Queendboro Bridge detto la tomba dei maratoneti , una lunghissima salita con le gambe già piene di acido lattico . Solo a vederlo sulla cartina ti vengono i crampi.

Speriamo che tutte le salite di agosto fatte con gli amici della Running Prealpino sul Monte San Giuseppe alle porte di Brescia siano servite a qualcosa.





NYC -2 (5)

... e alla fine ... ecco i mitici pettorali di NYC ... conquistati ... con tenacia... sudore e.,, 413 euro.

Il mio e' il 15-590


NYC -2 (4)

Fila incredibile al ritiro dei pettorali già di venerdì !!!

Però con ordine e rapidità in puro stile USA

      

venerdì 1 novembre 2013

NYC -2 (3)

Il Curro alle prese con il suo nuovo Garmin. È più facile insegnare a un leone ha cucinare delle omelette.

NYC-2 (2)

Come al solito risveglio dopo 6 ore di sonno ininterrotto. 

Doccia e a caccia di un supermarket per trovare ciò che ci serve per la colazione.

Per fortuna ce ne' uno vicino con prodotti europei. 

Oggi tocca a me.


NYC -2 (1)

Primo giorno a New York al termine. Sono le 12.13 qui ... le 6.13 in Italia.

Non facevo così tardi dal 1993

NYC -3 (7) festa di Halloween

Seppur stanchi non possiamo perderci la possibilità di vedere Halloween dal vivo.
Per cui taxi e via alla Parade in 6th strada   East.

Un delirio da far concorrenza a Venezia anche se qui le maschere al 90% sono personaggi di Fiction o Movie. 
Il premio al finto Borat : un grande.

Le ragazze si fermano per farsi fotografare con lui mentre gli baciano ... le terga. Sarà ?!?!

Il Curro commenta : "belle chiappe ma io preferisco un altro genere".

Avendo il loft insieme dormirò vigile.





NYC -3 (6)

L' hotel dove abbiamo preso i 2 loft una magnifica sorpresa. A 15 minuti dal' aereoporto e 15 minuti da Times Square.
Stile pop art loft . Si chiama The Box House Hotel ed è a Brookllyn. Unico inconveniente i taxisti non ci vengono volentieri perché non hanno corsa di ritorno. In ogni modo la fermata della subway di greenpoint e' a 300 metri.




NYC -3 (5)

Finalmente arrivati . Ora dogana taxi e poi finalmente al nostro appartamento . Era ora.

NYC -3 (4)

Viaggio lungo e noioso come sempre anche se volare Emirates e' una favola, per spazio, servizio e media a volontà .
Per tutti tranne che per uno ...




giovedì 31 ottobre 2013

NYC 3 (3)

12 minuti al decollo . La solita "strategia" italiota ci ha permesso di prendere 4 corridoi. Let's incredible ... not for me !!!





 



NYC -3 (2)

Si parte...
verifica finale di documenti, passaporti e quant'altro. Tutto in ordine

Sicuramente mancherà qualcosa:

NYC -3

Risveglio sereno dopo una notte da e di paura.
Paura che mi prende ogni volta che devo esplorare nuovi limiti e si avvicina la scadenza. Mi succedeva a scuola, mi succede nel lavoro, succede anche per questa avventura a New York .
Il risveglio e' stato sereno invece perché ieri intorno alle 23 ho mandato un centinaio di messaggi su what's up e oltre la metà dei destinatari mi hanno subito risposto incoraggiandomi. È bello sapere di aver così tanti amici. A New York correrò per i bambini di Dote in Movimento , per piacere basta donare anche 2 euro, ma anche per Voi : i miei Amici.

mercoledì 30 ottobre 2013

NYC -4 (3)

Penultimo allenamento, ultimo in Italia , 8,5 km in scioltezza : in pratica 1/5 di maratona. 6 km a ritmo gara meno 10 secondi e gli ultimi 2,5 km a ritmo gara. Le gambe girano abbastanza bene , gli acciacchi stanno sparendo quasi del tutto. Lo stretching e lo scarico per il momento stanno funzionando. Sabato mattina ultimo test 4 km a ritmo gara. Ormai ci siamo. Domani si parte.

NYC -4 (2) pranzo proteico


Oggi giornata a base di sole proteine : i carboidrati sono banditi.
Per cui sono andato a Calcinatello da Franco e Claudia All' Antica Osteria del Chiese a mangiarmi la loro celeberrima tagliata.
E' proprio vero che ... non tutto il male viene per nuocere !

NYC - 4

- 100 ore alla gara. Appena alzato 5 minuti di stretching , ora non posso farne più a meno, e poi "di corsa" a consultare le previsioni meteo di domenica. Ulteriore miglioramento : sereno con 11 gradi alla partenza e 13 all' arrivo. Il clima sembra ideale per una sgambata di 42,197 km.

martedì 29 ottobre 2013

NYC -5

48 ore all' imbarco. La tensione comincia a salire. Concentrarsi sul lavoro e' necessario ma la testa , come quando studiavo, ogni tanto si perde pensando a quello che accadrà domenica a NYC e a quanto fatto fino ad oggi. Anche il corpo ha acquisito una nuova sensibilità in quanto anche il più piccolo dolore , che di solito passa inascoltato, sembra il preallarme di un nuovo ostacolo insormontabile. Fortunatamente le previsioni meteo per domenica migliorano ogni volta che le guardo sul meteo e pertanto la fiducia, oltre che l' attesa, cresce.

lunedì 28 ottobre 2013

NYC -6 (2)

Nuova sessione di stretching per sciogliere i muscoli. Sembra tutto in ordine tranne la fascia muscolare della coscia sinistra sopra il ginocchio. Conseguenza di 40 minuti di Cyclette senza un adeguata estensione della gamba. Mi sono già imbattuto in questo problema in passato e per pigrizia ci sono ricaduto. Bastava spostare il sedile della Cyclette di un foro. Cosa posso dire ? Pirla autolesionistico. Questa sera scelta dei materiali da portare a NYC. Essendo migliorato il tempo previsto penso di optare per pantaloncino corto fasciante e maglietta corta con giacca senza maniche anti vento. Intimo tecnico soft light in polipropilene . Di scorta: manicotti lunghi, cappellino idrorepellente e impermeabile ultra light traspirante. Calze ? Le mitiche 2010 a compressione graduata della Spring : le migliori in assoluto per le lunghe distanze.

NYC -6

L' ultimo test di ieri non ha lasciato particolari strascichi se non un leggero indolenzimento al ginocchio sx. Da ieri sera e' iniziata la fase di scarico con un intensa seduta di stretching per mantenere l' elasticità e cercare di riparare almeno in parte i danni ai muscoli accumulati nelle ultime 6 settimane. Questo lavoro Ti fa capire come la pigrizia di non fare stretching tutte le volte trovi oggi contraltare in dolori e dolorini che minano la sicurezza in ciò che mi appresto a fare : 42,197 metri di corsa. Nel frattempo avvicinandoci alla data le previsioni meteo per domenica fortunatamente migliorano. Tempo coperto, temperatura compresa fra i 7 e i 14 gradi , assenza di vento. Così non sarebbe male.

domenica 27 ottobre 2013

NYC -7 ... ultimo test

Finalmente siamo arrivati all' ultimo test : i 15 km ritmo gara. L' obbiettivo era 1h e 23 minuti , io è Mar.k.o li abbiamo fatti in 1h 23' 29" ( compersa pausa per bere di 2 minuti) il Curro in 1h 22 e 30". La cornice e' stato il meraviglioso anello che dalla LOC. Fantasina ( alle porte di Brescia) porta all' Abbazia di Rodengo Saiano. 15 km in uno scenario da urlo immersi nel verde della Franciacorta. Per buona parte del percorso si è dibattuto su che ritmo tenere in gara. Il Curro e' della scuola : corri più che puoi mettendo fieno in cascina che tanto il muro arriva lo stesso, io è Mar.k.o. siamo per la teoria della corsa costante al limite della soglia aerobica. 15 km di dibattito per restare ognuno della propria opinione. Alla fine io è Mar.k.o,abbiamo dedicato 20 minuti a fare stretching, il Curro e' ripartito per una altra galoppata di 7 km. Mah ? Il verdetto su chi ha ragione alle ore 13,40 di domenica prossima ora di NYC

sabato 26 ottobre 2013

NYC - 8

Il risveglio ha portato una gradita sorpresa: il dolore al ginocchio e' scomparso. I 13 km di ieri sera hanno aiutato a sciogliere le tensioni. Ho deciso di dedicare un po' di tempo per studiare la mia strategia per terminare in 3h 55m ovvero per fare il mio personale nella gara meno propizia : NYC.

Farò i primi 10 km in 56 minuti poi fino al km 30 5'24" al km poi incremento di 12" ogni 5 km. 

Mi sembra una strategia prudente ma realistica.


venerdì 25 ottobre 2013

NYC -9

Questa sera penultimo allenamento sulla distanza : 13 km a ritmo gara - 15 secondi con il Curro e Mar.k.o. Tempo finale 1 ora e 7 minuti. Le gambe girano abbastanza bene anche se il ginocchio sinistro ogni tanto tende a bloccarsi. In pratica superato un acciacco ne spunta uno nuovo che mi consente di di scoprire muscoli, legamenti e tendini che in precedenza non sapevo nemmeno di avere. Dopo l' allenamento si sono uniti a noi anche Vladi e il Coach con i quali abbiamo cenato e fatto il briefing per New York. Partenza con una sola macchina con siluro sul tetto per mettere tutti i bagagli ore 10 ... perché e' meglio arrivare all' aereoporto in largo anticipo. Di fatto 5 fantozzi e un siluro ... sul tetto. Raccomandazione finale : viaggiamo con le scarpe con cui faremo la maratona per evitare di correre scalzi se dovessero andar persi i bagagli. Cominciamo bene !!!

giovedì 24 ottobre 2013

NYC - 10

Questa sera dopo tre giorni di stop ho ripreso a correre: 40' ritmo gara con 3 allunghi di 200 metri alla fine. Il riposo ha tolto i dolori e rimesso in palla le gambe. Negli ultimi 15 minuti ho risentito le sensazioni provate prima della mezza di Brescia , 5 settimane fa, quando ho fatto il mio personale. Dopo 2 km ho incontrato un mio compagno di squadra (Beppe) che domenica corre la sua prima maratona a Venezia e abbiamo corso insieme per un paio di chilometri. Ho rivissuto nelle sue parole le stesse sensazioni provate da me l' anno scorso prima della mia prima maratona : un misto di attrazione, paura, insicurezza e speranza e mi sono sentito di dargli lo stesso consiglio che diedero a me :"vai e goditela". In bocca al lupo Beppe !!! L' ultimo chilometro mi ha ridato moltissima fiducia : seppur in progressione e' terminato in un lampo. Vuol dire che sono sulla strada giusta ... di corsa verso NYC

mercoledì 23 ottobre 2013

NYC -11

Anche questa sera niente corsa. La gamba destra e' a posto mentre quella sinistra e' ancora dolorante. Meglio 40 minuti di Cyclette senza sforzare correndoci sopra. Ormai il più e' fatto ed è meglio evitare inutili acciacchi. L' anno scorso a Valencia dove ho ragionato diversamente a metà gara ero già devastato: follia da pivello. Vuol dire che giovedì o sabato inserisco un lento di 40 minuti per mantenere "il livello". Oggi per la prima volta ho guardato il meteo di New York per il giorno della gara. Ore 9 ... 9 gradi pioggerellina Ore 11 .. 11 gradi pioggerellina Ore 13 .. 13 gradi pioggerellina. Da domani bisogna iniziare a pensare cosa indossare, prima, durante e dopo. Per il dopo mi sono fermato oggi da Freddy ad Orio Center e ho preso tuta in cotone con piumino light. Caldo e tecnico con stile. Quando sono a NYC posto la fotografia. Le ragazze del negozio, andateci sono molto preparate e molto simpatiche, quando hanno scoperto che vado a NYC mi hanno fatto parecchie domande. Anche loro desiderano correre ma non sanno come iniziare. Le ho dato i primi rudimenti e le ho detto di cliccare nell' apposita sezione del blog qui in alto. Nel frattempo do a loro il mio benvenuto sul blog e più in generale nel mondo del running.

martedì 22 ottobre 2013

NYC -12 (2)

Purtroppo come temevo niente corsa questa sera. Il dolore si è spostato dal lato coscia al sottogluteo evidenziando un problema temporaneo di postura. Un altra spalmata di Voltaren Gel e un buon riposo dovrebbe permettermi domani di rimettermi in "marcia" . Nulla e' perduto.

NYC - 12

Massaggi e Voltaren Gel danno i primi risultati anche se un semplice gradino diventa un atto eroico.
Mi sa che sposto l' allenamento di oggi a domani.
Speriamo in bene

lunedì 21 ottobre 2013

NYC -13 (2)

Ore 21,27 ... nemmeno il Voltaren Gel ha lenito il dolore alle cosce. Mi sa che domani devo saltare l' allenamento per non peggiorare la situazione. Il solito bivio fra insicurezza e paura prima di una Maratona. Adesso idromassaggio di 20 minuti e poi secondo giro di Voltaren. Speriamo che il sonno sia ristoratore.

NYC -13

Oggi risveglio pesantissimo. Gli adduttori sono ancora in fiamme ed ho scoperto di avere anche dei muscoli "vasto laterali" che chiedono un minimo di attenzione . In poche parole : sono uno straccio. Per fortuna che ho fatto l' idromassaggio altrimenti mi avrebbero dovuto "calare" dal letto con una bella imbracatura. Da ieri fra me , il Ciurro e Mark.o. è in corso una diatriba sul come affroNtoquesti ultimi giorni. Io sostengo massimo scarico (in pratica riposo e meditazione) , il Ciurro massimo impegno (ripetute e km in abbondanza, Mark.o. fa un po' il Veltroni della situazione ... scarico con impegno !!! Abbiamo chiesto un consiglio anche a Franca Fiacconi (vincitrice di New York qualche anno fa), conosciuta attraverso uno sponsor, che ci ha consigliato un lento scarico facendo ancora un po' di ripetute e almeno altri 60/70 km. Grazie Franca ... me ne ricorderò !!! Vuol dire che domani rimetto le scarpette e riinizio a soffrire. Speriamo bene

domenica 20 ottobre 2013

NYC -14 (6)

Fatto anche il tanto agognato idromassaggio ... non mi resta che andare a dormire. Anche l' ultima gara di avvicinamento a NYC e' già un (bel) ricordo . Con il suo carico di fatica e dolore ma con il piacere di averla fatta con gli amici che da ormai oltre un anno condividono con me questa passione. Grazie a Mario, Ale, Ottavio, Luciano, Beppe, Paolo, Mark.o., Vladi,Laura, Elena e Francesca che hanno sofferto con me per i 21.1 km di oggi nella magica ed ovattata Cremona Grazie anche ad Alessia ed ai suoi scatti (fotografici) d' autore che per una volta hanno sostituito gli scatti con la maglia Giallo canarino della Running Prealpino.

NYC - 14 (5)

... ed ora ( sono le 14.45 ) meritato riposo.
Un po' di paracetamolo e via .
Le cosce sono in fiamme ma i polpacci sciolti per merito della calze dello Sponsor : SPRING-REVOLUTION.
Questa volta tutti i mie compagni , che all' inizio mi sfottevano, le indossavano.
Vale proprio il motto : "provare per credere".




NYC -14 (4)

Alla fine ... 1h 49.32 ... 27 secondi sotto l' obiettivo ... come un vero Pacemaker.
In macchina ognuno parla del proprio tempo. Chi ha fatto il personale sogna già di batterlo, chi ha trovato il muro si interroga sul perché.
In ogni modo tutti stanchi e felici come in ogni post gara.
Cremona a novembre una magica sorpresa..,

NYC -14 (3)

Prima della sfida

NYC-14 (2)

Ore 7.47 già fermi per il caffè.
Come sempre.

NYC -14

Ore 7.30. Partenza per Cremona. Il solito lazzaretto . 
Uno con il mal di schiena. l' altro  che ha vomitato da poco, io mal ... di tutto.
Però tutti puntuali e pronti alla sfida.

sabato 19 ottobre 2013

NYC - 15 (2)

Nemmeno 40 minuti di Cyclette, il paracetamolo e una bella dormita di oltre un ora sono riusciti a togliere la pesantezza alle gambe . Il dubbio e' : domani faccio o non faccio la Mezza Maratona di Cremona ? Sicuramente la notte , e il richiamo del gruppo, porterà consiglio. Oggi pomeriggio come anticipato mi sono dedicato allo shopping degli ultimi gadget per NYC. Un paio di teli termici dorati (indispensabili prima e dopo la corsa) e le barrette integratrici al cioccolato : ho optato per quelle "doppia confezione" della Enervit testate negli ultimi 2 lunghi. Tornando ai teli termici dorati che sicuramente avranno catturato il vostro interesse non li ho mai presi prima ma siccome tutti mi dicono che la più grossa difficoltà di NYC è restare fermi in attesa della partenza sul Ponte di Verrazano per 2/3 ore : non voglio arrivare impreparato. NYC ha infatti 2 grosse insidie : La partenza sul Ponte , un agonia carica di tensione ; L' arrivo in salita caratterizzato da parecchi dislivelli negli ultimi 6 km quando le gambe non vorrebbero nemmeno affrontare un gradino. D' altra parte New York ... è ... New York.

NYC - 15

Questa mattina seduta di Cyclette. 30 minuti. I lunghi (veloce e medio) di queste ultime settimane hanno "appesantito" le gambe un po' più di quanto mi aspettassi ed ora non mi resta che "pedalare" per scioglierle. Una sessione lenta e un po' noiosa che passerò leggendo sul mio tablet un thriller scritto dal mio compagno di Team ( RUNNING PREALPINO) Marco a quattro mani con suo fratello Amilcare. Il libro si intitola : Olena, occhi verdi color d' acqua marina. La trama ambientata in massima parte a Brescia ... la trovate su Amazon. Per essere un opera prima gli darei un bel 9. Nel pomeriggio shopping per acquistare gli ultimi gadget per correre a NYC , in attesa di domani quando con la RUNNING PREALPINO corriamo

venerdì 18 ottobre 2013

NYC -16

Questa sera quintultimo allenamento prima del grande giorno : 12 km in 1h00'48 ovvero 5'01 al km correndo per 9 km a ritmo gara (RG) meno 14 secondi ... finale in progressione. Il test conferma che l' obbiettivo di ritoccare il mio personale a NYC e' perseguibile. Come al solito ho corso con Curro e Mark.o mie compagni di allenamento e fatica da ormai un anno e mezzo. A NYC verrano anche Vladi e il Coach che facendo pretattica si allenano da soli. Chiaramente ognuno di noi si è dato un nickname ; il mio per chi ancora non mi conosce e' Gioborg. Prima di lasciarci dopo l' allenamento abbiamo parlato della necessità di fare l' Assicurazione Sanitaria prima di partire perché è' risaputo che un infarto a NYC se non ti uccide ...ti lascia sul lastrico. Speriamo che in Italia qualcuno in futuro non cerchi di copiare il sistema sanitario americano. Non ne sentiamo ne la necessità ne il bisogno.

Inizia l' avventura

A dire il vero l' avventura e' iniziata al termine della Maratona di Valencia 2012. Arrivato al traguardo stremato avevo giurato ringraziando il Signore di non avermi chiamato prematuramente a se che "mai più avrei corso una maratona". Valencia sarebbe dovuta rimanere unica e irripetibile. Ma già dieci minuti dopo l' arrivo incontrando nella zona relax ( l' area massaggi) gli amici con cui avevo preparato e corso Valencia la decisione presa aveva iniziato a vacillare vaneggiando circa l' ipotesi di correre NewYork City Marathon 2013. Ed eccomi qui a 15 giorni dalla partenza per NYC , 1548 km di allenamenti nelle gambe a raccontarvi minuto per minuto che cosa accadrà. Abbiate la pazienza di seguirmi perché come sempre ... ne accadranno delle belle.